Ancora salve,
ovviamente prima di tutto devo un minimo presentarmi. Sono nato 18 anni fa, quindi nel ormai lontano 1997, a Padova e risiedo ancora in questa fantastica città. Ho avuto un'infanzia tranquilla e gioiosa, mi definivano sempre con i medesimi aggettivi (birbante, sveglio, intuitivo, furbo, scalmanato), posso dire di essere stato un bambino che ne faceva di tutti i colori ma che al tempo stesso aveva una testa brillante. Crescendo e maturando, ho messo su giudizio. Dopo la terza media ho fatto una scelta decisiva per la mia formazione, ho deciso di andare in una delle due (o tre) scuole più buone e dure della mia città: Liceo Scientifico Enrico Fermi. In questa scuola si studia come matti ed è dura andare avanti, si capisce soltanto pensando al fatto che in un altro liceo scientifico quasi un terzo degli studenti provengono dalla mia scuola. In molti scappano, ma c'è chi, come me, non pensa minimamente a cambiare istituto perchè ciò vorrebbe dire darla vinta al Fermi e ai suoi professori. Dopo un cambio di indirizzo, da tradizionale a scienze applicate, e dopo aver passato tutte le estati con almeno un debito sono arrivato finalmente in quinta. Ed eccomi qua, all'ultimo anno, pronto per affrontare l'esame di stato e desideroso si uscire da questo inferno. Purtroppo bisogna dirlo, scegliendo questa scuola ho optato per un'ottima formazione ma anche per un'adolescenza devota allo studio, mentre altri miei coetanei che sono andati in licei più semplici oppure in istituti tecnici hanno passato questi anni con molta più tranquillità e molto più tempo libero. Basta pensarci, ormai sono alla fine e devo solo passare gli ultimi ostacoli prima di arrivare al traguardo: l'università. Un traguardo significativo, sarà sempre caratterizzato da molto studio, ma di materie a me care, e inoltre ci sarà maggior autonomia, ciò che desidero da troppo tempo.
Ora mi reco a concludere lo studio di Hegel per il compito di domani.
A presto.
#Lucrezio
ovviamente prima di tutto devo un minimo presentarmi. Sono nato 18 anni fa, quindi nel ormai lontano 1997, a Padova e risiedo ancora in questa fantastica città. Ho avuto un'infanzia tranquilla e gioiosa, mi definivano sempre con i medesimi aggettivi (birbante, sveglio, intuitivo, furbo, scalmanato), posso dire di essere stato un bambino che ne faceva di tutti i colori ma che al tempo stesso aveva una testa brillante. Crescendo e maturando, ho messo su giudizio. Dopo la terza media ho fatto una scelta decisiva per la mia formazione, ho deciso di andare in una delle due (o tre) scuole più buone e dure della mia città: Liceo Scientifico Enrico Fermi. In questa scuola si studia come matti ed è dura andare avanti, si capisce soltanto pensando al fatto che in un altro liceo scientifico quasi un terzo degli studenti provengono dalla mia scuola. In molti scappano, ma c'è chi, come me, non pensa minimamente a cambiare istituto perchè ciò vorrebbe dire darla vinta al Fermi e ai suoi professori. Dopo un cambio di indirizzo, da tradizionale a scienze applicate, e dopo aver passato tutte le estati con almeno un debito sono arrivato finalmente in quinta. Ed eccomi qua, all'ultimo anno, pronto per affrontare l'esame di stato e desideroso si uscire da questo inferno. Purtroppo bisogna dirlo, scegliendo questa scuola ho optato per un'ottima formazione ma anche per un'adolescenza devota allo studio, mentre altri miei coetanei che sono andati in licei più semplici oppure in istituti tecnici hanno passato questi anni con molta più tranquillità e molto più tempo libero. Basta pensarci, ormai sono alla fine e devo solo passare gli ultimi ostacoli prima di arrivare al traguardo: l'università. Un traguardo significativo, sarà sempre caratterizzato da molto studio, ma di materie a me care, e inoltre ci sarà maggior autonomia, ciò che desidero da troppo tempo.
Ora mi reco a concludere lo studio di Hegel per il compito di domani.
A presto.
#Lucrezio
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